Toglimi un dubbio, la ri-nascita di un figlio

Giugno 21, 2018 9:16 am

Dal 21 giugno nelle nostre sale Toglimi un dubbio, terzo lungometraggio della regista francese Carine Tardieu incentrato sulle difficoltà dei legami familiari e acclamato alle Quinzaine di Cannes nel 2017.

La logica arbitrarietà della fatalità

La commedia accende i riflettori sull’importanza che assume la figura paterna nella vita di un figlio. Se da un lato l’esito dei test genetici a cui Erwan Gourmelon (François Damiens), artificiere vedovo di quarant’anni, si era sottoposto per scongiurare l’ereditarietà di una malattia è negativo, dall’altro, rivela una dura verità: l’uomo che aveva sempre chiamato papà non era suo padre.

 

Una scoperta come questa fa crollare tutte quelle che fino ad allora per lui erano state senza dubbio delle certezze. Erwan, così, si trova costretto a ricominciare da zero e a dover fare i conti con la presenza-assenza di un padre biologico, Joseph (André Wilms), a cui si lega sin da subito senza mai mettere in discussione l’affetto che prova per quello adottivo, Bastien (Guy Marchand).

Come se non bastasse, durante le ricerche del genitore biologico, il quarantenne bretone incontra Anna (Cecile De France), veterinaria molto determinata che farà breccia nel suo cuore ma il  loro sarà un amore impossibile. Le tensioni in famiglia aumentano quando la figlia di Erwan, Juliette (Alice de Lencquesaing), scopre di essere incinta ma non è sicura di voler sapere chi è il padre del bambino.

La fragilità dell’uomo contemporaneo

Rievocando il proprio passato si rischia di portare alla luce segreti potenzialmente “esplosivi” in grado di far mancare la terra sotto i piedi anche a uno uomo tutto d’un pezzo e sicuro di sé come Erwan che si ritroverà faccia a faccia con il più pericoloso degli ordigni: l’amore.

Nel film, infatti, il ruolo maschile è rappresentato in piena crisi di riflessione, contrariamente alle figure femminili audaci e intraprendenti; quasi spaesato, in preda a una sorta di immobilismo e lo spettatore non può far altro che mostrarsi solidale con lui comprendendone la confusione e lo smarrimento.

Una famiglia tutt’altro che convenzionale

Il film vuol tessere un elogio dei vincoli familiari basati più che su legami di sangue, sull’altruismo, sulla tolleranza, sulla volontà e sulla capacità di comprendere il prossimo con l’obiettivo di costruire relazioni solide e sincere che vanno al di là del vincolo di parentela. Ogni nuovo incontro,infatti, si rivela essere un arricchimento e una possibilità di conoscere meglio se stessi e gli altri.

Toglimi un dubbio ti aspetta, dal 21 giugno, nelle nostre sale.

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